
Non me ne capacito, provo a capire perché, ma poi finisco con il lasciar perdere, è un dato di fatto: il panning è una di quelle tecniche che tutti vogliono imparare (!)
E panning sia!
Realizzare buoni scatti di panning è una cosa relativamente semplice, tanto che quando lo spiego, leggo sempre una certa diffidenza negli sguardi di chi mi ascolta, come a dire “be’!? tutto qui!? non me la racconti giusta, tu mi stai nascondendomi qualcosa”. Non è così. Credetemi, fare panning è FACILE!. E allora let’s pan together!
Per cominciare, diamo una definizione. In gergo cinematografico anglofono to pan significa “eseguire una panoramica”, muovere ciòè la camera attraverso la scena. La fotografia ha importato questo modo di dire, identificando quei particolari scatti dove il movimento del soggetto viene enfatizzato da un caratteristico effetto mosso. In entrambi i casi, sia nel cinema, sia nella fotografia, alla base di questa tecnica, c’è il movimento della macchina e l’uso di un tempo lento. La tecnica dietro il panning non è nulla di trascendentale. Gli ingredienti sono UN SOGGETTO IN MOVIMENTO, UN TEMPO DI SCATTO LENTO, LA MACCHINA CHE SEGUE IL SOGGETTO ATTRAVERSO L’INQUADRATURA
Bene, vediamo allora qualche trucco:
La direzione conta Il soggetto deve muoversi ATTRAVERSO l’inquadratura, da destra verso sinistra o viceversa – perpendicolare all’asse di ripresa – e non in diagonale o peggio ancora parallelo all’asse di ripresa. Piazziamoci con cognizione di causa, in modo da sfruttare al massimo il movimento del soggetto.
Lento, ma non troppo Il tempo di posa deve essere “lento” , ma è la velocità del soggetto che determinerà quanto “lento”, un tempo troppo rapido congelare il movimento del soggetto, mentre uno troppo lento, produrrà uno scatto troppo confuso. Ecco alcuni alcuni tempi dai quali potete partire a sperimentare, naturalmente non si tratta di scritture sacre, per ciò sentitevi assolutamente liberi di provare diversamente:
per un’auto o una moto (velocità da strada): 1/60′
per un’auto o una moto (pista): 1/125″ – anche 1/250″ a volte
per una bicicletta (pedalata normale): 1/15″ – 1/30″
per una bicicletta (corsa): 1/45″ – 1/60″
per un soggetto che corre: 1/15″ – 1/30″
per un soggetto che cammina: 1/4″ – 1/8″
È una questione di busto I principianti si piazzano frontali e cercano di seguire il movimento del soggetto muovendo le braccia e le spalle o peggio ancora ruotando sulle gambe. Ma non siete giocatori del Subbuteo, siete fotografi! Restate fermi con le gambe e seguite il movimento del soggetto con una rotazione morbida del busto, partendo dalle anche. Vi aiuterà assumere la posizione di scatto qualche secondo prima e immaginare che dalle anche alla testa, braccia e macchina inclusa, siete un blocco unico. Per cui ruotano le anche e di conseguenza ruota il busto, le spalle, le braccia e la macchina – senza strappi.
Occhio allo sfondo Molti sono portati a pensare che il soggetto sia la chiave per uno buon panning: lo è, ma soltanto in parte! Il segreto è forse più nello sfondo. Per cui, scegliete con cura lo sfondo del vostro panning. Ricordatevi che nello scatto finale, lo sfondo, verrà mosso, strisciato, per cui scegliete uno sfondo omogeneo nei colori, ma non tragicamente piatto. Evitate però anche sfondi troppo carichi di colore o troppo complessi Se vi cimentate in un contesto urbano, cercate superfici piuttosto omogenee dal punto di vista tonale. Se impiegate un edificio o una struttura come sfondo, fate in modo che sia il più frontale possibile, evitando scorci e fughe.
Componete prima Scegliete lo sfondo, appostatevi e componete. Fate qualche scatto di prova senza soggetto, impostando il tempo che pensate di usare e controllate l’effetto del mosso sullo sfondo. Se vi sembra che lo sfondo risulti troppo confuso, riducete il tempo di posa, ma attenzione a non usare tempi troppo brevi, che congelerebbero il movimento del soggetto. Fate pratica con l’ampiezza del movimento che dovrà fare la vostra macchina fotografica. Fate in modo che lo sfondo copra per intero l’inquadratura. Scegliete scatti con soggetti singoli – una macchina, una moto, una persona, una bicicletta, ecc.

Un tempo molto lento e una composizione curata: fatto!
Partite prima Scegliete un punto di ripresa conveniente, che vi permetta cioè di vedere con un certo anticipo il soggetto arrivare. Memorizzate la vostra inquadratura, ma non aspettate che il soggetto vi entri, anticipatelo. Partite prima! Puntatelo prima che entri nell’inquadratura. Scattate quando il soggetto ha raggiunto il punto che avete prefissato, ma non fermatevi, continuate a seguirlo con la macchina, accompagnalo fuori dall’inquadratura.
La distanza conta Più siete lontani dal soggetto e più questo apparirà “lento” – anche se sarà più semplice catturarlo. Ricordate però che più il soggetto è vicino allo sfondo e più l’effetto movimento verrà accentuato. Soprattutto le prime volte, montate un obiettivo più spinto e allontanatevi di qualche metro, rallenterà quanto basta le cose Cercare di fotografare un ciclista lanciato da circa cinque metri con un 50mm potrebbe essere un’impresa piuttosto ardua, molto meglio allontanarsi e montare un 70-200mm, avrete più tempo per catturarlo.
Non esagerate! Evitate tempi troppo lenti che causano un mosso eccessivo. Il soggetto deve risultare riconoscibile – in alcuni casi è addirittura auspicabile averlo “quasi a fuoco”. È qui il tocco del “maestro”: sapere scegliere il tempo che renda l’effetto creativo voluto, senza che tutti risulti irrimediabilmente impastato.
Non temiate le immagini fantasma Personalmente trovo interessanti quelle duplicazioni e quelle sovrapposizioni date dal mosso, anche in questo caso… non esagerate!

Un flash!? Perché no! Immagino che la mia sia una malattia, la flashite compulsiva… Una volta che avete imparato la tecnica di base, provate qualche panning con l’aggiunta di un deciso colpo di flash – l’effetto è paragonabile all’aggiunta di salame piccante ad una pizza margherita! Impostate il flash perché scatti sulla seconda tendina, se potete farlo staccatelo dalla slitta della macchina e comandatelo a distanza. Scegliete la modalità TTL e pompatelo con la compensazione. Con un po’ di pratica, otterrete risultati davvero interessanti…
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