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5 trucchi per diventare fotografi migliori – senza usare la macchina


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Sì, avete letto bene il titole del post… diventare fotografi migliori senza usare la macchina fotografica! 

Premetto, non è tutta farina del mio sacco, ma un po’ di esperienza personale c’è, non disperate.

Dunque,

COMPONIAMO MENTALMENTE (mentre magari siamo in qualche posto noioso) Impariamo a farlo, può sembrare un’attività stampalata e a volte la gente ci guarderà e non capirà perché siamo incantati davanti a quello che per loro è poco più del nulla. Componiamo mentalmente uno scatto, magari mentre sediamo in attesa alla posta o in coda alla COOP o dal dentista. Aiutiamoci con le dita, proviamo a immaginare l’inquadratura e disponiamo mentalmente gli elementi. Ci servirà quando avremo in mano la macchina fotografica davvero  e ci abituerà a renderlo parte integrante del processo che precede lo scatto – e poi, mentalmente, non dobbiamo fare conti di tempi e diaframmi, vogliamo mettere!?

MANTENIAMO LA MENTE RICETTIVA Una mente accesa e pronta migliora la nostra attitudine allo scatto. Impariamo a cogliere i colori nelle loro sfumature quando camminiamo, impariamo a guardare i dettagli, ad osservare come certi dettagli si ripetono. Impariamo a riconoscere la direzione della luce. Non serve la macchina fotografica per farlo, ma aiuta per quando la macchina ce l’avermo davvero in mano. Una mente ricettiva è probabilmente lo strumento più importante per migliorare il nostro approccio alla fotografia.

CONVERSIAMO CON GLI SCONOSCIUTI Grande e difficile pratica, ma se ci abituiamo a parlare con gente che non conosciamo,  ci riuscirà più facile avvicinare nuovi soggetti per un ritratto. Non è facile convincere uno sconosciuto a farsi fotografare – a meno che non vi troviate in India,  anzi è una pratica che richiede un certo allenamento. Il mio consiglio è cominciare a farlo senza macchina per le mani. Alleniamoci a conversare qualche decina di minuti con persone che non conosciamo e anche la nostra attitudine a ritrarre sconosciuti migliorerà. Conversare con sconosciuti è, prima di tutto, un ottimo allenamento e poi ci aiuta ad allargare il network di conoscenze e da cosa, si sa, nasce cosa

GUARDIAMO I FILM CON TASTO “PAUSA” A PORTATA DI DITO Non prendetemi per pazzo, spesso dal cinema possiamo cogliere indicazioni interessanti per comporre le inquadrature. Prendiamoci il giusto tempo, magari una domenica pomeriggio di pioggia, un certo numeri di film che conosciamo – ed amiamo – ed ogni volta che una scena colpisce la nostra mente creativa premiamo il tasto PAUSA e studiamo la scena. E’ un buon esercizio! SVILUPPIAMO L’INTELLIGENZA EMOTIVA L’intelligenza emotiva è la capacità di identificare, entrare in contatto e controllare  non solo con le nostre emozioni, ma anche con le emozioni degli altri. Che cosa rende un’immagine memorabile? la capacità di ingaggiare l’attenzione di chi guarda e di provocare un’emozione. Scatti potenti provocano sensazioni potenti – rabbia, disgusto, compassione, sorpresa, ecc. Come fotografi dobbiamo chiederci  sempre quali emozioni provocheranno i nostri scatti – questo è terreno dell’intelligenza emotiva. Alleniamoci a farlo anche semplicemente guardandoci attorno. Osserviamo una coda alla mensa dei poveri, immaginiamo di scattare una foto dei volti o delle mani o della fila e immaginiamo quale coinvolgerebbe di più il nostro pubblico. Seduti in treno, osserviamo i nostri compagni di viaggio e pensiamo che tipo di immagini potremmo scattare e quali reazioni le nostre immagini susciterebbero.

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