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Creatività: quando arriva il blocco

Il blocco della creatività è una di quelle situazioni con le quali chiunque imbracci una macchina fotografica, prima o poi, ci deve venire a patti.

Ci sono giorni dove tutto sembra fluire quasi per magia. Ci troviamo in condizioni difficili, addirittura fuori dalla nostra comfort zone, ma tutto s’incastra magnificamente e scattiamo con una fluidità naturale, fin tanto che ogni scatto ci sembrta immediato, istintivo.

Ci sono altri giorni dove anche le situazioni a noi più congeniali non si traducono in nulla di buono. Anzi, più fissiamo il display della nostra fotocamera e più ci diamo degli incapaci, degli inetti.

Luci e ombre della creatività

La creatività non è materia razionale, non segue leggi o algoritmi.

Si sprigiona seguendo percorsi che negli anni magari abbiamo imparato a capire, a prevedere anche, o addirittura ad impostare, ma che però non siamo in grado di ascrivere a certezze o a susseguirsi di condizioni.

Non esiste un interruttore per il processo creativo. A volte ci si accende senza che neppure noi ce ne si renda conto, altre invece appende il cartello di chiuso per ferie e chissà quando tutto tornerà a sorriderci.

Che cosa fare quando la creatività ci abbandona

Per prima cosa è bene farsene una ragione: può capitare, a chiunque e in qualsiasi momento, ed è assolutamente NECESSARIO considerare la cosa come facente parte di tutto ciò a che vedere con la fotografia e con le attività creative più in generale.

Dobbiamo accettare questi black out quali una normale situazione,  ma soprattutto farne tesoro.

Qual’è la ragione per questi black out?

Dobbiamo cercarla dentro di noi. Questi blocchi creativi sono il sintomo di un disagio o comunque di una situazione che si è andata via via facendo critica, fino a diventare paralizzante.

È un po’ come se avessimo a che fare con un baule nel quale abbiamo riposto tutto ciò che abbiamo fatto, in termini di idee, e che in questo baule non ci sia più spazio. Altri invece paragonano la cosa ad una spugna che è stata strizzata ormai fino all’ultima goccia.

Baule o spugna, il significato è il medesimo: non ne abbiami più!

Siamo pieni o vuoti, a seconda che si scelga la prima o la seconda metafora e questo intralcia la nostra capacità di creare.

Ci sentiamo senza un briciolo di idea e questa mancanza è frustrante e innesca una sorta di fame psicologica che purtroppo acuisce la nostra momentanea inadeguatezza. Abbiamo fame, ma abbiamo paura che nessun pasto possa saziarci adeguatamente.

Come forzare il blocco della creatività

Non aspettiamo l’idea del secolo. Già proprio così, quando il blocco della creatività ci paralizza le idee è soltanto tempo sprecato aspettare che ci venga l’idea del secolo.

Accontentiamoci di un’idea, una qualsiasi, anche uno straccio d’idea. La cosa che conta, la sola che conti realmente, è forzare in qualche modo il blocco e tornare a scattare.

Partiamo da qualcosa che abbiamo già fatto, affidiamoci a vecchie conoscenze, a tecniche amiche. Non importa se abusate o inflazionate. Ci torneremo sopra successivamente, le miglioreremo, le affineremo. Intanto portiamole a casa.

Andiamo alla scoperta Proprio così! Pronti via, senza troppi preconcetti, senza troppe remore.

Usiamo la macchina, anche in modi poco puntuali. Usiamola, scattiamo. Giochiamo! Diciamoci che, male che andrà, cancelleremo tutto. Intanto partiamo e diamo una bella spallata al blocco.

Più input equivale a più output La miglior ricetta per superare un blocco creativo è quella di aumentare l’esposizione agli stimoli. Più stimoli in ingresso di solito significano più stimoli in uscita.

Non limitiamoci all’ambito fotografico. Nutriamo la nostra testa con film, documentari, mostre, poesia, musica, frequentazioni, articoli sul giornale. Stimoli, stimoli, stimoli! Questa è la giusta ricetta.

Prendiamo nota Ecco un’ottima abitudine: prendere nota.

Quando la nostra creatività pare non scricchiolare, quando il fluire dei nostri scatti è tanto dolce quanto rapido, impariamo a prendere nota delle idee che ci girano in testa, dei progetti futuri, di qualche trucco.

Saranno lingotti d’oro da depositare nella banca della creatività quando ci toccherà affacciarci a momenti meno prolifici.

Ogni volta che siamo sul limitare di un blocco creativo, riprendiamo le vecchie annotazioni e scorriamole. Quasi per magia ci verranno in soccorso e spesso sapranno toglierci anche d’impaccio.

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