Parliamo di tempi, in questo piccolo ciclo di post dedicati all’esposizione (creativa).
La scelta del tempo di posa influisce sulla nostra esposizione tanto quanto lo fa la scelta dell’apertura – vedi post precedente.
Il tempo di posa determina il tempo che il sensore rimarrà esposto alla luce, questa ormai non dovrebbe essere né una novità, né una sorpresa. Più è lungo il tempo di posa, più il sensore verra colpito dalla luce.
Concentriamoci sui tempi… la scala dei tempi segue una sequenza standard:
30 sec., 15 sec. , 8 sec. , 4 sec. , 2 sec. ,1 sec. , 1/2 sec. , 1/4 sec. , 1/8 sec. , 1/15 sec. , 1/30 sec. , 1/60 sec. , 1/125 sec. , 1/250 sec. , 1/500 sec. , 1/1000 sec.
Alcune macchine permettono di scattare con tempi ancora più brevi, ma poco cambia al senso del nostro post….
Quello che mi preme spiegare è che, come per i diaframmi, questi valori sono intervallati ognuno da uno STOP . Ad esempio, passando da 1/30 di secondo ad 1/15, la quantità di luce si dimezza, così come passando da 1/30 ad 1/60 di secondo, la quantità di luce raddoppia.
Ecco dunque chiuso il cerchio – anzi il triangolo – che sta alla base dell’esposizione:
Sensibilità – cioè quanto il nostro sensore è reattivo nei confronti della luce
Diaframma – quanta luce facciamo entrare
Tempi di posa – per quanto tempo facciamo entrare la luce

Tabella di comparazione per ottenere la medesima esposizione
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