Nella fotografia flash esiste una tecnica avanzata che può trasformarsi in un efficace strumento creativo: il superamento del X-Sync
Flash e X-Sync
Che cosa si intende con X-Sync nella fotografia flash?
Con X-Sync (o tempo di sincronizzazione Sincro-X) si intende il tempo di posa più rapido con il quale è possibile scattare una foto con flash, mantenendo sincronizzata, e dunque invisibile, la tendina dell’otturatore.
La teoria di base ci insegna che, affinché tutto funzioni, il flash non deve essere impiegato con tempi più rapidi di quelli indicati dal tempo di sincronizzazione Sincro-X o X-Sync, di solito 1/125″, a volte 1/250″.
Impiegando tempi più lunghi o al massimo identici al tempo di sincronizzazione, tutto funziona.
Per quale motivo, allora, vogliamo complicarci la vita e scattare con tempi più rapidi?
Capiamolo assieme…
Un poco di teoria
Due sono gli aspetti che influiscono sul risultato finale e dobbiamo sempre tener presente quando ci cimentiamo con un flash:
il diaframma comanda la luce flash
il tempo di posa comanda la luce ambiente
Nei miei workshop mi piace definire la fotografia flash come il prodotto di due scatti sovrapposti, dove in uno abbiamo l’influenza della luce flash e nell’altro l’influenza della luce ambiente.
Dobbiamo inoltre tenere presente anche che il flash ha una portata piuttosto limitata, attorno ai 3, 5 metri, oltre i quali, la sua influenza è pressoché insignificante.
Ricapitolando un po’, più è aperto il diaframma e più lo scatto finale verrà influenzato dalla luce del flash.
Per contro, più è lungo il tempo di posa e più la luce ambiente influenzerà lo scatto finale.
Per cui, se immaginiamo di trovarci all’aperto e di illuminare un soggetto con un flash, tenendo fissa l’apertura di diaframma che come abbiamo anticipato controlla la luce flash, scattando con 1/30″ raccoglieremo molta più luce ambiente che non scattando con 1/125″
Vediamo alcuni esempi che ho appena scattato, usando una teiera…

© Walter Meregalli – Foto scattata senza flash – ISO 800, 1/50″, f:2,8
Questo è lo scatto della teiera senza flash. Ho impostato ISO 800 e scattato sottoesponendo un po’ il consiglio dell’esposimetro: f:2.8 – 1/50″

© Walter Meregalli – Teiera scattata con flash laterale – ISO 800, 1/125″, f:6.3
Nel secondo scatto ho attivato un flash laterale, comandato da un radiocomando. I parametri di scatto sono ISO800, f:6.3, 1/125″
Guardiamo ora cosa cambia, intervenendo sul tempo di posa.

© Walter Meregalli – Teiera illuminato con flash
Come possiamo notare, l’influenza del flash è rimasta invariata – non ho modificato il diaframma. Quello che è cambiato è la quantità di luce ambiente presente. I parametri per questo scatto sono: ISO 800, f:6.3, 1/30″.
E se invece volessimo percorrere la strada opposta? E cioè limitare al massimo la luce ambiente?
La soluzione è quella di scattare con un tempo molto più rapido, anzi rapidissimo.
Il problema è però nella capacità della macchina e del flash di superare il fatico X-Sync. Stabilito e capito, consultando il manuale di fotocamera, flash e radiocomandi, ecco un possibile risultato:

© Walter Meregalli – Teiera illuminata con flash in Hyper Sync – ISO800, f:5,0, 1/1600″
Ecco cosa succede. Naturalmente, riducendo così drasticamente la luce ambiente, grazie ad un tempo rapidissimo (1/1600″), ho dovuto necessariamente concedere un po’ di più alla luce flash – ecco perché da f:6,3 sono passato a f:5.
Il risultato però è decisamente molto più interessante e, credetemi, non sono intervenuto fisicamente sulla luce che illuminava la mia stanza.
Hyper Sync o HSS o Hi-Sync o Focal Plane…
Le varie case produttrici hanno marchiato la tecnologia proprietaria con la quale consento alle loro fotocamere di comandare un flash con un tempo più rapido dell’X-Sync con sigle diverse.
Chi lo chiama Hyper Sync, chi HSS, chi Hi-Sync o addirittura Focal Plane… il senso non cambia, impostando questa funzione, la macchina fotografica comanda il flash correttamente anche con tempi di posa molto inferiori al tempo di sincronizzazione standard.
Non sto ad entrare nei dettagli tecnici, ma cercherò di stigmatizzare due usi creativi di questa tecnologia:
ridurre la luce ambiente, fino quasi ad azzerarla
scattare con aperture molto generose e dunque sfruttare una profondità di campo ridotta
Alcuni esempi in Hyper Sync

© Walter Meregalli – Knives and Scissors

© Walter Meregalli – Music Is My Home Muse

© Walter Meregalli – Responsively Drinking the Quarantine
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