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I maestri della fotografia: Raghu Rai

© Photograph by Raghu Rai.

La stazione di Churchgate a Mumbai


Settantaquattro anni, una carriera da fotografo e fotoreporter lunga cinquant’anni, un numero di pubblicazioni di tutto rispetto, Raghu Rai è sicuramente il fotografo indiano più rappresentativo e più famoso.

Un aneddoto su tutti, secondo me, riassume perfettamente il carattere schivo di Raghu Rai e il suo modo molto intimo di intendere la fotografia: nel 1972, Henri Cartier-Bresson si accorse del talento dell’emergente fotografo punjabo e lo invitò ad aggiungersi ai numerosi fotografi  rappresentati della Magnum, nonostante si trattasse dell’agenzia per antonomasia e nonostante  l’invito arrivasse direttamente da Cartier-Bresson, Raghu Rai ci pensò su quattro anni prima di accettare (!).

Per noi appassionati italiani, il talento dei Raghu Rai è pressoché sconosciuto – e questo è un peccato, considerando l’eccezionalità dei suoi lavori.

Per decenni, al lavoro di fotogiornalismo, Raghu Rai ha affiancato la pubblicazione di una ventina libri quasi tutti dedicati all’India. Attraverso centinaia di scatti, tutti pervasi da un talento inequivocabile, Raghu Rai ha documentato come nessun altro fotografo le contraddizioni di un Paese appena nato, ma così antico. Per quasi cinquant’anni, le sue foto hanno mostrato le molteplici facce dell’India. L’India rurale che resisteva al cambiamento. L’India della politica, dominata da una figura su tutte: Indira Gandhi. L’India delle sventure, come ad esempio il disastro della Union Carbide a Bhopal nel 1984. L’India delle tensioni sociali, delle tensioni militari, contrapposta al volto umanitario dell’India di Madre Teresa di Calcutta e del Dalai Lama.

Dalai Lama in the Himalayas

 Il 14° Dalai Lama, Tenzing Gyatso


Per scelta, Raghu Rai difficilmente ha fotografato al di fuori dei confini del suo Paese, a discapito, naturalmente, di un riconoscimento di più ampio respiro, che però arriva comunque. Nel 1992, finalmente la consacrazione internazionale ufficiale: Raghu Rai viene eletto Miglior Fotografo dell’Anno.

Bastano davvero pochi scatti per innamorarsi del talento di Raghu Rai. Sia che si tratti di uno dei suoi primi lavori, sia che ci si soffermi su uno degli ultimi scatti, è impossibile rimanere impassibili di fronte al gusto e alla capacità di trasmettere ed emozionare di questo fotografo.

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Indira Ghandi.


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Madre Teresa di Calcutta


Personalmente sono convinto che il lavoro di Raghu Rai rappresenti un grandissimo stimolo per chiunque tenga in mano una macchina fotografica e un ottimo spunto per migliorare, sia che si tratti di street photography, sia che si tratti di fotogiornalismo o ritratto. Credetemi sulla parola: da Raghu Rai non si può che imparare.

Mi rendo perfettamente conto per molti di noi, il fotografo indiano, sia pressoché uno sconosciuto – in Italia non è facile trovare le sue pubblicazioni, su internet la speranza è maggiore, su tutte consiglio un piccolo libro, finemente stampato, dal titolo “Picturing Time”, si tratta di una raccolta, sebbene sintetica, molto stimolante, di 50 anni di immagini eccezionali, corredate con aneddoti altrettanto interessanti.

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Lo spettro della vita contro un muro – 


Per chi invece vuole afferrare al volto l’essenza di Rai, ecco alcuni link per conoscere meglio il suo lavoro:

raghurai.com

magnumphotos.com

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