Il paesaggio è un genere fotografico alla portata di tutti, anche di chi si è avvicinato alla fotografia da poco. È però cruciale imparare da subito a scegliere ed impostare i parametri migliori per ottenere fotografie di qualità.

© Walter Meregalli – ll faro di Kovalam al tramonto
Le scelte giuste per fotografare un paesaggio
Ecco riassunti in un comodo elenco da consultare i parametri di scatto e le impostazioni principali per ottenere il massimo dalla nostra fotografia di paesaggio.
Modalità: priorità di diaframma
Esposizione: tutto il fotogramma
Modalità di scatto: scatto singolo
Diaframma: tra f/8 e f/16
Tempo di posa: determinato dalla macchina fotografica
ISO: 100
Bilanciamento del bianco: a seconda delle condizioni atmosferiche del momento
Messa a fuoco: manuale
Vediamo ora di capire la ragione di queste scelte.
La modalità semi-automatica a priorità di diaframma ci semplifica le cose, facendo sì che, una volta impostato il diaframma, sia la macchina fotografica a scegliere il relativo tempo di posa, sul quale potremo comunque intervenire e correggere con i tasti di compensazione dell’esposizione.
Esponiamo per tutto il fotogramma, in questo modo sarà la macchina a fare i debiti calcoli. Evitiamo come la peste (o il Covid 19!) modalità a lettura spot, che restringono radicalmente l’area di lettura dell’esposizione.
Siccome stiamo scattando un paesaggio, non abbiamo bisogno di ricoerrere ad eventuali scatti a raffica e dunque impostiamo lo scatto singolo.
Tutti gli obiettivi presentano quello che in gergo tecnico si chiama sweet spot, cioè l’apertura di diaframma in corrispondenza della quale lo fotografia risulta più incisa e dettagliata. Solitamente questo valore coincide tra le aperture f/8 e f/16. Ecco perché vogliamo scattare usando un diaframma all’interno di questa gamma di valori.
Tempo di posa!? Abbiamo detto che scegliendo la priorità di diaframma, non ce ne dobbiamo preoccupare.
Il sensore della nostra fotocamera rende al massimo in corrispondenza del minimo rumore digitale e questo lo si ottiene quando gli ISO sono al minimo. Le macchine fotografiche digitali sono sviluppate per ottenere le migliori prestazioni con gli ISO impostati a 100.
La scelta del bilanciamento del bianco, che, se scattiamo in RAW, potremo successivamente correggere con un software di sviluppo, dipende dalle condizioni atmosferiche e meteorologiche che incontriamo, oltre che dal nostro gusto personale.
Quasi sempre il bilanciamento automatico garantisce dei buoni risultati, possiamo in ogni provare a modificarlo, impostandolo su “nuvolo”, “sole” e “ombra”.
L’impostazione del bilanciamento del bianco diventa più cruciale se scegliessimo di scattare in JPEG. In questo caso, il mio consiglio è quello di cercare di allineare le condizioni esterno con le impostazioni della macchina – es. se il cielo è prevalentemente nuvoloso, impostare “nuvolo”.
La messa a fuoco… rigorosamente manuale, del resto abbiamo tutto il tempo che ci serve per regolarla con precisione.

© Walter Meregalli – L’Umbria all’alba
Consigli sparsi per scattare un paesaggio
Usare sempre un cavalletto
Muniamoci di uno scatto remoto
Disinserire la riduzione del rumore sugli ISO elevati
Disinserire qualsiasi eventuale correzione delle aberrazioni ottiche
Disinserire i sistemi di interpolazione della luminisità (Nikon lo chiama D-Lighting)
Attivare la messa a fuoco a punto singolo
Nel caso si scattasse con un sistema di Live View, impostare lo zoom al 100% per la messa a fuoco
Scattare in RAW
Impostare un profilo colore, se presente, standard o con il contrasto minimo
Disinserire la riduzione del rumore sulle lunghe esposizioni
Per i patiti dell’istogramma (non io!), controllare le eventuali sottoeseposizioni
Nel caso di fotografia notturna, impostare il diaframma più aperto disponibile
Nel caso la differenza in stop tra cielo e terra sia molto elevata, consideriamo la possibilità di impiegare filtri digradanti colorati
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