
Abbiamo mai pensato che il cielo può diventare il vero protagonista delle nostre fotografie di paesaggio?
A volte incappiamo in cieli così intensi che non fotografarli sarebbe davvero uno spreco.
Ecco allora qualche consiglio sparso per rendere al meglio una fotografia paesaggistica dove il cielo è protagonista
SPAZIO AL PROTAGONISTA Se abbiamo scelto il cielo come protagonista dei nostri scatti, diamogli il giusto spazio. Componiamo dando al cielo almeno due terzi dell’inquadratura. Due terzi di cielo, un terzo di terra, e magari un soggetto interessante anche sulla terra, ecco una buona ricetta.
DOVE LEGGO LA LUCE Scattare il cielo può essere un esercizio delicato per l’esposimetro della macchina. Abbiamo più scelte a disposizione:
Scegliamo la modalità di esposizione a matrice e lasciamo fare alla macchina, ma così il rischio è che la foto venga un filo chiara – sovraesposta.
Scegliamo la modalità spot o centrale e leggiamo la luce nel punto più chiaro dell’inquadratura, questo renderà tutta la scena più scura – sottoesposta – e il nostro cielo risulterà più interessante e drammatico
Il mio consiglio è di prendere la seconda strada, ma attenzione, potremmo perderci qualche dettaglio in primo piano, perché la macchina tenderà a scegliere un diaframma chiuso.
QUALE DIAFRAMMA FUNZIONA MEGLIO Si tratta sempre e comunque di uno scatto paesaggistico, chiudiamo il diaframma per tenere tutto a fuoco (massima profondità di campo). Ricordiamoci però che gli obiettivi danno il loro massimo in termini di nitidezza attorno a f.11, per cui scegliamo di scattare tra f.11 e f.16, così avremo una profondità di campo piuttosto ampia e manterremo una buona nitidezza.
MEGLIO LE NUBI DEI CIELI AZZURRI Molto di noi pensano che il cielo perfetto sia il cielo sgombro da nuvole e colorato di azzurro intenso. Errore! O meglio, lo è se intendiamo passare qualche ora in libertà, ma non lo è affatto se intendiamo fotografarlo. I cieli azzurri e sgombri sono validi soggetti soltanto se intendiamo fare scatti molto grafici, per i quali però dobbiamo scegliere anche un valido contro-soggetto, cioè un orizzonte molto lineare.

MEGLIO UN GRANDANGOLO Sì, meglio scegliere un grandangolo. Un 28mm o un 35mm vanno benissimo. Dobbiamo essere in grado di abbracciare più cielo possibile, ricordiamocelo.
IL MALTEMPO E’ NOSTRO ALLEATO La fotografia non è attività che dobbiamo legare solo alle giornate di sole, anzi, le migliori foto di cieli sono quelle che scattiamo in giornate di temporale o di meteo variabile. Usciamo quando il tempo sta per cambiare, dal sole alla pioggia o dalla pioggia al sole.

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