
Jpeg?! Tiff!? RAW!? Jpeg compresso!? RAW con anteprima JPG!?
Benvenuti nella giungla dei formati, Proviamo a capirci qualcosa e ad imparare a muoverci nei vari formati che la nostra reflex ci mette a disposizione.
Fino a qualche anno fa c’era la necessità di produrre file che non pesassro troppo, le card in commercio erano di capienza modesta, 512 MB molto spesso, e si correva il rischio di rimanere a secco sul più bello.
È vero che ora le moderne reflex produco file immensi – legati al fatto che il numero dei megapixel è salito a dismisura – ma ormai trovare card da 16GB ad un prezzo pagabile non è più cosa difficile.
Questo era per dire semplicemente che, fino a qualche tempo fa, molti di noi scattavano in JPG, proprio per risparmiare spazio sulla scheda di memoria. Anche se il Jpeg non è esattamente il formato migliore… Cerchiamo di capire le differenze tra i diversi formati a nostra disposizione
JPEG Saltiamo qualsiasi divagazione tecnica e passiamo al conceto. Il formato jpeg produce immagini i cui file sono abbastanza contenuti in termini di grandezza, ma soprattutto pronti all’uso. Questo significa che possiamo vedere e condividere con chiunque immediatamente quello che scattiamo, senza doverli convertire o senza avere la necessità di aprirli con applicazioni professionali – qualsiasi viewer apre il formato jpeg, i social network accettano i jpeg, ecc. Un vantaggio di certo, ma che si paga in termini di qualità e di flessibilità. I file jpeg sono il prodotto di una sofisticata compressione dei dati da parte del computer della nostra reflex e questo significa irrimediabilmente perdita di qualità, anche se spesso accettabile.
In jpeg possiamo ulteriormente intervenire sulle dimensioni dei file prodotti, impostando la grandezza di output che ci serve (solitamente Small, Normal o Large). A seconda della taglia dei nostri jpeg, la macchina produrrà file più o meno ingombranti. È poi possibile scegliere anche la compressione, anche se il mio consiglio è quello di scegliere sempre la compressione minore.
Ok… quale jpeg fa per noi?
foto per il web – Small/Normal
foto da stampare – Normal/Large
Con i jpeg però incontriamo qualche problema di qualità dovuto alla compressione e non possiamo intervenire successivamente sui parametri impostati – ad esempio bilanciamento del bianco.
Tiff Il formato fotografico pr antonomasia, il tiff garantisce un’elevata qualità e file di dimensioni piuttosto accettabili – anche se molto superiori a quelle dei jpeg. Purtroppo i tiff non sono gestiti dalle applicazioni più semplici e dai social network, per cui se la necessità è quella di condividere immediatamente i nostri scatti, il tiff non è il formato che fa per noi.
RAW Letteralmente crudo. È decisamente il mio formato e il formato dei professionisti (analogia casuale😉). Il formato RAW produce file di dimensioni piuttosto considerevoli, ma confido nella card in commercio. Inoltre i file RAW necessitano di convertitori software dedicati o di Photoshop.
Questo è il lato oscuro del formato RAW… Ora passiamo ai numerosi aspetti positivi, per i quali i professionisti lo preferiscono.
Se scattiamo in RAW, possiamo intervenire successivamente su una vasta gamma di parametri – quali ad esempio, il bilanciamento del bianco, l’esposizione, ecc. – senza modificare il file originale, Le modifiche verranno memorizzate in un secondo file (in formato XML) e potremmo intervenire tutte le volte che lo vorremmo, potremmo anche creare correzioni standard da applicare ad un gruppo di fotografie. Sempre mantenendo l’originale intatto,
Immaginiamo di essere ripiombati nei giorni della pellicola. Il nostro file RAW è una sorta di negativo digitale che possiamo sviluppare tutte le volte che vogliamo ed ogni volta in modo sensibilmente diverso. Per fare questo però dobbiamo prima passare da Photoshop o da un’applicazione dedicata e salvare il risultato dello sviluppo in un formato che possiamo distribuire, ad esempio tiff o jpeg. Inoltre il formato RAW non viene filtrato dai parametri del computer della nostra macchina, cosa che invece succede se scattiamo in jpeg o tiff, e questo consente una range di esposizione maggiore e una capacità di rendere colori e passaggi tonali con maggiore precisione. In RAW è poi possibile chiedere alla macchina di produrre un’anteprima separata (fondamentalmente un file jpg) dal peso contenuto, che possiamo distribuire subito – ad esempio per far vedere agli amici – prima di apportavi correzioni. Naturalmente l’impiego di un ‘anteprima jpeg diminuisce il numero di scatti che riusciremo a far stare in una card.
RAW è sinonimo di qualità e flessibilità, che però paghiamo in termini di grandezza dei file.
Ora tocca a noi scegliere!
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