Un tele, dici davvero!? Lo so, molti di noi, quando pensano ad un paesaggio, immediatamente pensano all’utilizzo di un grandangolo. Del resto un grandangolo consente di abbracciare un discreto campo visivo, offre un’ampia profondità di campo, che permette di avere tutto a fuoco… per cui, associare la fotografia di paesaggio ad obiettivi dalla lunghezza focale contenuta è una cosa del tutto normale… e scontata!
Andiamo oltre l’ovvio: usiamo un tele
Chi di noi vanta una certa confidenza con la fotografia di paesaggio, sa bene che a volte si presentano situazioni dove il grandangolo non è la scelta migliore, nonostante nella maggior parte delle occasioni, una focale compresa tra 12 e 28mm si dimostri più che efficace.
Grandangolo e tele a confronto
Grandangolo (12mm/28mm)
Abbraccia più scena
Offre una profondità di campo estesa
Richiede molto attenzione nella gestione del rapporto tra primo piano e sfondo
Non consente di focalizzarsi sui dettagli del paesaggio
Offre (solitamente) scatti più maestosi
Tele (da 70mm in su)
Schiaccia la prospettiva
Non consente di giocare con il primo piano
Abbraccia una porzione di scena molto più ridotta
Consente di focalizzarsi sui dettagli presenti nel paesaggio
Richiede una composizione molto più attenta
Paesaggio e tele, qualche raccomandazione
Quando scegliere un tele anziché un grandangolo? Non c’è una risposta, se non quando è la nostra sensibilità di fotografi a suggerircelo. In ogni caso, mi sento di dire che potremmo pensare di passare ad una focale più spinta ogni volta che il paesaggio che ci si apre davanti allo sguardo abbia alcuni dettagli degni di nota, ad esempio

Il palazzo reale di Leh, in Ladakh. L’uso di un tele è stata la scelta obbligata per evitare che l’edificio venisse fagocitato dalle montagne.
Nella foto qui sopra, l’uso di un tele era la sola scelta possibile affinché le montagne non si mangiassero il palazzo reale di Leh. In questo caso ho scelto un obiettivo che non avesse una focale troppo spinta, per lasciare comunque molto spazio nell’inquadratura alle montagne, co-protagoniste di questo scatto.
Non dimentichiamoci di sfruttare una delle caratteristiche principali di qualsiasi teleobiettivo: la capacità di schiacciare la prospettiva, collassando i piani. Questo dà origine a scatti di paesaggio dal sapore molto grafico – pensiamoci ogni volta che abbiamo di fronte più quinte di catene montuose, ad esempio, come nella foto qui sotto.

Se catturati con un tele, i profili dell’Atlante in Marocco diventano un pattern grafico interessante
L’approccio compositivo deve essere diverso, che si usi un grandangolo o che si usi un obiettivo con focale più spinta. Nel primo caso, dobbiamo concentrarci soprattutto sul rapporto tra primo piano e sfondo, cercando di posizionare in primo piano uno o più elementi che sappiano guidare l’occhio verso lo sfondo e che sappiano esaltarlo. Impiegando un obiettivo più spinto, dobbiamo invece concentrarsi sui dettagli, fin anche ad isolarli, se necessario.

L’Everest dal terzo campo avanzato cinese. Un obiettivo spinto mi ha consentito di isolare la cima, mentre fa breccia tra le nuvole, inondata dalla prima luce del mattino. Un grandangolo avrebbe ridotto il dettaglio ad una minuscola porzione di inquadratura
Tele o grandangolo: solo la nostra sensibilita’ puo’ dirci quale
Non dimentichiamoci mai che non esistono leggi incise nella pietra. Non importa se molti ci ripeteranno che “gli obiettivi grandangolari sono i migliori per cogliere i paesaggi”. Importa quello che vogliamo cogliere noi! Le due immagini sotto ci mostrano come la stessa scena, ripresa dallo stesso punto, possa dare origine a fotografie decisamente diverse tra loro, grazie alla scelta dell’obiettivo con il quale scattare.

Dalle parti di Agdz, Marocco. Una focale corta, per abbracciare tutto e rendere un senso di spazialità.

Stessa scena, focale diversa, composizione diversa. Con il tele, mi sono concentrato sul dettaglio del piccolo edificio ai piedi del monte, illuminato dal sole al tramonto
NON si tratta di una guerra tra grandangolo o tele, né tanto meno di stabilire quale sia l’ottica giusta. Quello che vorrei passarvi con questo post è il fatto che non esistono regole che non possiamo infrangere, a patto che ci sia un motivo valido per farlo, e che possedere più lunghezze focali dev’essere una freccia al nostro arco.
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