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Sempre a fuoco

AF Singolo e un po' di esperienza. Ho deciso di inquadrare Laura defilata, per cui ho scelto a priori un un punto di messa a fuoco sulla sinistra

AF Singolo e un po’ di esperienza. Ho deciso di inquadrare Laura defilata, per cui ho scelto a priori un un punto di messa a fuoco sulla sinistra


Durante l’ultimo workshop ho dovuto affrontare il problema della messa a fuoco automatica – o meglio, ho dovuto cercare di risolvere con una delle partecipanti il dilemma di come trovare il sistema migliore per mettere a fuoco quello che interessa a noi e non alla macchina (!)

Imparare come funziona il sistema di autofocus della nostra reflex e quante e quali modalità diverse ci mette a disposizione è un aspetto di vitale importanza, se non vogliamo sprecare scatti.

Saltiamo a piè pari la teoria dietro il funzionamento dell’autofocus e buttiamoci nella pratica…

Innanzitutto la capacità di mettere a fuoco in automatico dipende essenzialmente da tre fattori:

  1. la luce disponibile

  2. il contrasto

  3. il movimento del soggetto (o della macchina)

PREMESSA: l’autofocus si attiva premendo il tasto di scatto fino a metà corsa. Esistono modalità singole, dove ogni volta che vogliamo mettere a fuoco dobbiamo premere il pulsante di scatto a metà, e modalità continue, dove, tenendo il pulsante  premuto, la macchina continua a mettere a fuoco.

Qualche volta però mettere a fuoco correttamente in automatico può risultare un’operazione più complessa di quanto non si possa credere e spesso la scena inganna il cervello della macchina, che magari mette perfettamente a fuoco lo sfondo e sfoca miseramente il nostro soggetto.

Questo succede quando, ad esempio, la scena è scarsamente illuminata, o il soggetto è in ombra rispetto ad uno sfondo molto chiaro. In alcune modalità multipunto, la nostra reflex può venire ingannata nel caso di un soggetto fermo e di uno sfondo ricco di elementi che si muovono – in questo caso il sistema AF multipunto legge i movimenti sullo sfondo e continua ad adattare la messa a fuoco, senza però sapere che è nostra intenzione concentrarci sull’unico elemento fermo della scena (!).

Nella messa a fuoco multipunto possiamo, usando di solito un comando che è posto sul dorso, spostare manualmente il punto attivo (o il gruppo di punti attivi) e quindi scegliere con cura dove prendere il fuoco. Costa un po’ di pratica, ma paga, fidatevi.

Ma non è tutto. Le macchine moderne ci offrono la possibilità aggiornare automaticamente la messa a fuoco fin tanto che teniamo il tasto di scatto a metà corsa – sempre che si abbia scelta una modalità continua. Esistono poi modalità automatiche molto sofisticate che analizzano la scena inquadrata a decidono per noi cosa su cosa mettere a fuoco. Personalmente le sconsiglio, possono risultare molto pratiche, ma sono troppo spesso causa di pasticci. Ognuno però sperimenti e scelga il modo che più lo mette a suo agio. Su molti aspetti della fotografia il manuale d’uso che troviamo nella confezione ci aiuta davvero poco, ma nel caso dell’autofocus, mai libricino sa essere utile ed esauriente. Per cui…  leggerlo con attenzione, capire quali modalità offre il nostro modello, come impostarle, dove si trovano i comandi per passare rapidamente da una modalità all’altra, ecc., ecc., ecc…

Vediamo ora quali sono le modalità più diffuse e cerchiamo di capire rapidamente quando usarle


Menu-Autofocus06-Selettore-dorso-DSLR

Modalita AF singola

Di solito viene indicata con il simbolo evidenziato. Siamo noi che scegliamo qual è il punto in cui la macchina metterà a fuoco – il punto lo possiamo spostare tra quelli disponibili (il numero e la disposizione dei punti varia da modello a modello e da marca a marca, 4, 9, 13 e così via).

Vantaggi:

  1. massimo controllo da parte del fotografo

  2. autofocus più rapido

  3. messa a fuoco più precisa

Svantaggi

  1. Se il soggetto si sposta, siamo costretti a rimettere a fuoco.

  2. serve un po’ di pratica per scegliere il punto o spostarsi tra i vari punti (ma la pratica fa bene!)

Quando usarla: la modalità AF singola è perfetta se il nostro soggetto non si muove – ma se anche si muove, con un po’ di pratica… insomma, avete capito.


multicam_3500

È una variante sofisticata della AF singola. L’AF dinamica ci lascia sempre la possibilità di scegliere un punto preciso per la messa a fuoco, ma anziché concentrarsi solamente sul solo punto scelto, il sistema di messa a fuoco lo circonda con un gruppo di punti sensibili e nel caso il soggetto si sposti, la macchina sceglie automaticamente il punto migliore vicino a quello principale – scelto da noi – all’interno dell’area dinamica – di solito evidenziata nel mirino. La figura mostra appunto il mirino con il punto scelto (in rosso) e l’area coperta dall’autofocus (punti in nero).

Vantaggi:

  1. buon controllo

  2. il soggetto può anche muoversi nella scena

  3. molto utile quando combinata con la modalità continua – è possibile seguire con precisione il soggetto anche se si muove rapidamente o in maniera non proprio prevedibile (ad es. sport o foto di fauna)

Svantaggi:

  1. li sistema  qualche volta viene ingannato

  2. autofocus meno rapido

  3. in modalità continua può mangiare un po’ di batteria di troppo

Quando usarla: quando il soggetto potrebbe spostarsi nella scena, ma attenzione allo sfondo, può fregare il cervello sofisticato della nostra reflex molto più facilmente e frequentemente di quanto possiamo credere.

Modalità AF automatica

Lo dice il nome! La macchina fa tutto. Il numero di punti di messa a fuoco dipende dal modello di macchina… serve che lo dica!? NON È LA MIA MODALITÀ, non ci lascia molto da scegliere. Per cui… non la scelgo. Vantaggi:

  1. utile in situazioni molto rapide e con molti soggetti in movimento, scene complesse

Svantaggi

  1. dipendiamo totalmente dal software della macchina – intendiamoci, con gli algoritmi di riconoscimento dei volti e tutte le altre amenità tecnologiche caricate sulle reflex moderne, nell’80% dei casi funziona in modo soddisfacente, ma io resto dell’idea che lo scatto buono potrebbe essere nel restante 20% e l’idea di portarlo a casa sfocato non mi rende per nulla felice

Quando usarla: durante un attacco di pigrizia irresistibile, per sbaglio o se abbiamo seriamente deciso di non volere imparare a fotografare sul serio (ah ah ah) – no, scherzo. Usatela se fotografate in situazioni che richiedono molta rapidità.

NOTE DI CODA Qualsiasi modalità si scelga, IN AUTOFOCUS LA NOSTRA MACCHINA SCATTERÀ SOLTANTO QUANDO IL SOGGETTO È EFFETTIVAMENTE A FUOCO. Per cui in situazioni di illuminazione scarsa o di contrasto povero, la macchina continuerà a cercare di mettere a fuoco (spesso senza riuscirci) e fin tanto che ci proverà, noi non riusciremo a scattare! CONSIGLIO: se succede, disattivate l’autofocus e passate alla messa a fuoco manuale – in manuale si scatta sempre (fin tanto che c’è batteria!)

Dove trovo il selettore dell’autofocus: di solito vicino all’aggancio dell’obiettivo (un piccolo selettore)

Dove trovo le modalità diverse di AF: di solito sul dorso, sicuramente nelle voci del menù (cercate AF o Autofocus)

Impostato sulla macchina, l’AF va impostato anche sull’obiettivo!

In un prossimo post mi occuperò della messa a fuoco continua e della messa a fuoco singola.

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