L’autofocus, che invenzione! Pensiamo all’enorme comodità che rappresenta il micidiale autofocus.
La combinazione di autofocus, priorità di tempo o diaframma e lettura dell’esposizione a matrice hanno reso la fotografia con la nostra reflex un giochino praticamente a prova di bimbo…. quasi quasi basta inquadrare e scattare, poi fa tutto la macchina!
Ed è appunto su questo che dovremmo riflettere. Possiamo lasciare che faccia tutto una macchina? Bè qualche volta direi che proprio ci conviene, addirittura qualche altra volta è assolutamente necessario, pensiamo ad uno scatto di sport, dove tutto avviene in una frazione di secondo.
Altre volte invece conviene tornare alle impostazioni manuali… Certo ci porterà via un po’ più di tempo scattare, ma avremo la certezza di ottenere esattamente quello che vogliamo, già perché la nostra malata reflex, in qualche occasione, cade in errore, o meglio si comporta da macchina e non fa le naturali compensazioni che invece il nostro cervello fa, altre volte invece la tecnologia, ,anche quella più sofisticata, mostra il fianco… Insomma, è bene che impariamo come funzionano le cose, in modo da uscire da situazione ingarbugliate.
Benedetto autofocus, maledetto autofocus Nessuna paura, non entriamo nel dettaglio tecnico di come funziona un complicatissimo meccanismo di messa a fuoco automatica, ci basti sapere che è quel congegno elettronico montato sulla nostra reflex che ci permette di mettere il soggetto principale a fuoco, senza ruotare la ghiera meccanica della messa a fuoco.
È comodo, ormai velocissimo e difficilmente sbaglia. Questo dovrebbe bastarci Diciamo che la macchina fotografica attraverso un sensore o un sistema di sensori misura la distanza dal soggetto e la trasmette all’obiettivo che si regola di conseguenza. Wow! Fermiamoci.
Per capire meglio quali possibilità ci offre la nostra macchina, dobbiamo leggerci qualche paginetta del manuale, sì perché le caratteristiche dipendono molto di modello in modello.
Di sicuro tutte le moderne reflex hanno una funzione che esclude la messa a fuoco automatica. Ma come!? Sì, qualche volta ci può servire di escludere il cervello della nostra reflex e tornare a fare quello che facevano tutti venti o trent’anni fa: mettere a fuoco girando la ghiera…
Quando passare in manuale
quando scattiamo con poca luce
quando il nostro soggetto è grigio – molti sistemi di autofocus vanno in affanno con alcune tonalità di grigio
quando il nostro soggetto è troppo chiaro
quando il nostro soggetto è molto scuro
quando usiamo pochissima profondità di campo, ma la messa a fuoco è fondamentale per il nostro scatto
quando il soggetto non è al centro della nostra inquadratura – molti modelli permettono di impostare l’area di misurazione della messa a fuoco automatica, in questo caso non è necessario passare in manuale, basta modificare il punto di lettura del fuoco, ma alcuni modelli questa funzione non ce l’hanno e allora non resta altra soluzione che usare la ghiera sull’obiettivo
Insomma, esistono alcune situazioni dove l’elettronica e la tecnologia non riescono ancora a spuntarla.
Buona regola pratica: passiamo in manuale ogni volta che ci rendiamo conto che la macchina fa qualche tentativo a vuoto…. tic, un semplice cambio di impostazioni e torniamo padroni della nostra inquadratura.
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