
Ed eccoci ad uno dei temi più ostici per il fotografo alle prime armi – e non solo per lui: UN SOGGETTO SCURO e UNO SFONDO CHIARO.
Data la natura del nostro espometro – che ricordiamoci è pensato per tarare l’esposizione sul grigio medio – questa è una sfida difficile da vincere. Ma il mondo non è fatto di grigi medi, per cui ci potrà capitare di avere un soggetto scuro che si staglia su uno sfondo chiaro.
Immaginiamo di dover scattare un gattino nero contro un muretto bianco.
Mettiamo la macchina in modo manuale (questo sconosciuto) e scegliamo una lettura esposimetrica selettiva – a spot. In modo da evitare che leggendo la luce su tutta l’inquadratura, il muro bianco giochi un brutto scherzo al nostro esposimetro e ci faccia scegliere un diaframma fin troppo chiuso.
Puntiamo sul gatto e leggiamo la coppia tempo/diaframma. Ad esempio 1/125 f8 Ma se usiamo quello che ci consiglia la macchina, il risultato sarà un gattino slavato. Ricordiamoci che la macchina pensa che il gattino nero è grigio e consiglia l’esposizione per quello. Interveniamo manualmente sul diaframma e chiudiamo di uno stop (anche 2/3 di stop possono bastare). Questo ci permette di riportare il gattino alla sua tonalità naturale senza perdere troppo dettaglio e anche di recuperare qualcosa del muro bianco. Per cui impostiamo f16 e manteniamo 1/125. Vedrete che differenza!
Ovviamente queste operazioni si possono fare anche in post produzione, ma quella non è più tecnica fotografica, è altra materia. Impariamo ad avere buoni scatti già in macchina!
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