Quando ho cominciato a fotografare, ricordo, l’idea di usare un flash mi terrorizzava quanto quella di camminare sui carboni ardenti… in realtà, a mia parziale discolpa, depone il fatto che la tecnologia a bordo dei flash di qualche decennio fa non era esattamente user friendly e lo sforzo per portare a casa foto decenti non era poco, se poi ci mettete il carico da dieci che allora si scattava in pellicola e il risultato lo si sarebbe visto soltanto dopo una buona settimana, se non alla fine della vacanza…
Per fortuna la tecnologia fa grandi balzi in avanti e la fotografia con il flash è ormai alla portata di noi tutti.
Flash incorporati Tutte le macchine ormai montano un piccolo flash incorporato e lo si aziona a scatto, manualmente o in automatico, con estrema facilità. Si tratta di flash poco potenti e che di solito caratterizzano le nostre foto con ombre molto dure, ma che qualche volta, nonostante le caratteristiche tecniche poco invitanti, ci tolgono le castagne dal fuoco. Ad esempio per schiarire un ritratto controlue al volo. Tac, facciamo scattare il nostro piccolo flash incorporato e mantenendolo in TTL, diamo un colpo di flasch che ci aiuta a contrastare il sole alle spalle del soggetto.
La scarsa potenza li rende però inutili con soggetti che non si trovino ad un paio di metri al massimo da noi – questo è bene ricordarcelo (quanta gente vedo scattare di notte panorami lontani con il loro bel flashettino aperto, per scoprire solo dopo che non è servito proprio a nulla).
Inoltre, se montiamo un grandangolo un po’ spinto, il piccolo flash introduce una vignettatura fastidiosa – i bordi della foto risultano più scuri del centro.
Ma qualche volta, se non abbiamo altro, possiamo affidarci al piccolo amico a scomparsa, magari impiegandolo con tempi di posa un po’ più lunghi (attorno a 1/15 o 1/30), per ottenre effetti di micromosso in macchina e mantenere un po’ di luce ambiente, anzichè avere i nostri soggetti spiattellati su fondo nero.
Flash esterni Le unità esterne sono decisamente più efficaci – ma anche un po’ costose. Intanto hanno quasi tutte la possibilità di modificare la direzione della testa, spostando così la direzione della luce. Questo ci permette di illuminare il nostro soggetto con una luce di rimbalzo, più morbida anche se meno potente – e una luce morbida dà ombre meno sgradevoli.

Griglia – concentra il fascio di luce, producendo una luce morbida, ma con caduta veloce
I flash esterni accettano vari diffusori e modificatori – bouncer, softbox, griglie, ecc. – tutte cose che modificano la luce e la rendono più morbida o più concentrata e quindi più creativa.
La soluzione base per intervenire sulla qualità della luce del nostro flash è utilizzare il coperchietto semitrasparente che troviamo in dotazione – niente male per ammorbidire un po’ la luce.

Dome semitrasparente – un utile accessorio per ammorbire il colpo di flash
I flash esterni sono più potenti dei loro fratellini minori incorporati, ma soprattutto si possono disassare rispetto alla lente.
Collegandoli attraverso un cavo dedicato alla slitta e tenendoli lateralmente, otteniamo un’illuminazione diversa e decisamente più interessante di quella di un flash sparato direttamente.

Cavo per disassare il flash dal corpo macchina e dall’obiettivo
Le macchine migliori offrono addirittura un sistema di pilotaggio a infrarossi – in grado di comandare più unità, ma qui entriamo in un campo della fotografia (lo strobism) che proprio facile facile non è.

Softbox – l’accessorio principe per ottenere una luce più morbida dal nostro flash
Modo TTL E’ la modalità risolvi grane ed è quella che mi sentirei di consigliare a chi si avvicina all’uso del flash. TTL sta per Through The Lens – attraverso l’0biettivo – e cioè la macchina misura la luce e indica al flash quanta potenza erogare per ottenere una foto espostamente corretta. Le complicazione arrivano se l’illuminazione della scena varia continuamente, ma nella maggior parte dei casi, la modalità TTL funziona piuttosto bene. E’ sempre possibile intervenire sulle decisioni della macchina aumentano o diminuendo la potenza del flash attraverso il pulsantino di compensazione del flash – che tutte le macchine hanno.
Quando avremo imparato a fotografare in TTL potremo passare in manuale o addirittura avvicinarci alla fotografia strobism e usare più flash nella stessa foto e combinarne gli effetti.
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